Agricoltore di 95 anni non smette di coltivare mais: porta il suo orto alla casa di riposo
Una passione che dura tutta una vita non può che accompagnarci per sempre: è il caso dell'uomo che, ormai in pensione, non può rinunciare a quello cui si è da sempre dedicato, la terra. Conosciamo la sua storia.
La storia di Bob, agricoltore di 95 anni ora in casa di riposo
KCRG-TV9/Youtube screenshot
Quando ci impegniamo anima e corpo per moltissimi anni a qualcosa cui teniamo, è praticamente impossibile rinunciarvi. Può cambiare lo stile di vita, modificarsi le abitudini, portando comunque avanti le proprie passioni in ogni modo possibile. Questo ci insegna l'anziano signore di cui stiamo per parlare: Bob Pflughaupt è un uomo di 95 anni dell'Iowa, USA, che ha dedicato tutta la sua vita alla coltivazione del mais. E non intende smettere. Nonostante l'avanzare dell'età l'abbia portato a trasferirsi presso una casa di riposo a Marion, Iowa, Bob ha portato il suo mais con sé, continuando a coltivarlo nella piccola area esterna della struttura. Una vera passione, la sua, che ha condiviso con i compagni di soggiorno, insegnando loro i segreti e le tecniche di agricoltura appresi in tanti anni trascorsi a lavorare la terra.
“Sono troppo giovane per andare in pensione" ha dichiarato. "Ho ancora un anno di agricoltura dentro di me.” Bob è cresciuto in una fattoria insieme ai genitori e alle quattro sorelle, due più grandi e due più piccole di lui. Qui coltivavano, oltre al mais, il fieno, la soia, l'avena e allevavano maiali, bovini e pollame. Bob, durante la sua attività di agricoltore, ha sperimentato alcune soluzioni innovative da lui ideate: per esempio, ha trovato il modo di collegare due trattori per aumentare la forza del traino all'occorrenza. “Allora avevamo un po’ di tutto per prenderci cura della fattoria. Avevamo anche un giardino e un frutteto. Le uniche cose per cui andavamo in città erano lo zucchero e il sale” racconta. “E così che è stato per la maggior parte delle persone. Avevamo uova fresche, latte e maiali o bovini macellati per la nostra carne. Eravamo molto autosufficienti”.
A 95 anni continua a coltivare mais nella casa di riposo
KCRG-TV9/Youtube screenshot
Nonostante l'anziano ora si trovi nella residenza d'accoglienza, continua a occuparsi della sua fattoria nella contea di Buchanan, dove si trasferì nel 1950 insieme alla moglie per usufruire delle tasse meno onerose. Ora la casa è stata venduta, ma il terreno agricolo è ancora di sua proprietà. Suo genero, Dave, lo accompagna con frequenza a monitorare il raccolto, che in parte è stato trasferito proprio alla casa di riposo per permettere a Bob di continuare a svolgere il suo lavoro. “Abbiamo piantato otto semi di mais fuori dalla sua finestra e ce ne siamo presi cura mentre cresceva" ha detto sua figlia, Jan. “Gli altri residenti erano molto interessati a ciò che stava accadendo. Molti non sapevano che esiste una differenza tra il mais dolce che mangiano e il mais dei campi. L’abbiamo usata come un’opportunità educativa”.
“Speravo che le piante di mais qui crescessero bene come quelle della fattoria. Mi sembra che tutto vada bene" ha affermato Bob. “Il mais è sicuramente molto più produttivo adesso rispetto a quando ho piantato il mio ultimo raccolto diversi anni fa. Allora un raccolto eccezionale era di 50 bushel per acro. Abbiamo piantato la metà dei semi ora e non avrei mai pensato di vedere 200 bushel - la misura di capacità per aridi e liquidi nel Regno Unito - per acro. L’agricoltura continua a cambiare." Per 35 anni la famiglia ha portato avanti il lavoro con l'aiuto di un lavoratore part-time, ma quando nel 2016 Bob ha avuto un ictus, ha deciso di affidare la sua fattoria a Bud e Dave Miller, continuando a supervisionare il raccolto. "Ho ancora un altro anno di raccolto davanti a me" ha detto Bob, che ha indetto una vera e propria gara con i suoi compagni della casa di riposo per indovinare quanto alte diventeranno le sue piante. Chi vincerà?
