Come hanno fatto le strutture portuali romane a durare così a lungo? Lo ha scoperto uno studio

di Silvia Ricciardi

19 Marzo 2018

Come hanno fatto le strutture portuali romane a durare così a lungo? Lo ha scoperto uno studio
Advertisement

Se si prendono in considerazione strutture portuali risalenti a secoli e secoli fa si noterà come ancora rimangano in piedi, nonostante il tempo lavori costantemente contro di loro. Perché mai strutture in pietra resistono così bene ad agenti atmosferici rispetto alle strutture odierne? 

Hanno provato a rispondere al quesito i ricercatori del Berkeley Lab che, insieme agli esperti dell'Università dello Utah, hanno esaminato le strutture portuali di Orbetello, in Toscana, arrivando a delle conclusioni fuori dal comune.

Advertisement
J. P. Oleson/Utah University

J. P. Oleson/Utah University

Tutto iniziò con lo studio condotto dalla dottoressa Marie Jackson, docente di geologia e geofisica dell'ateneo di Salt Lake City, la quale arrivò a sostenere che il moto ondoso riesce a rinforzare le strutture portuali antiche anziché indebolirle. 

Dopo molti carotaggi tra il 2002 e il 2009, eseguiti grazie al progetto Romacons, gli esperti, guidati dalla Jackson, individuarono cristalli di tobermorite alluminosa (Al-tobermoritico), la cui struttura è stata poi analizzata dalle indagini ai raggi X del Berkley Lab.

Advertisement
Marie Jackson/Utah University

Marie Jackson/Utah University

Tali indagini in laboratorio hanno condotto all'individuazione della presenza di altri cristalli associati al minerale, quali zeolite e phillipsite, cristalli che sono stati in grado di rafforzarne notevolmente la struttura.

Prendendo in considerazione il modo in cui le ceneri vulcaniche, a contatto con l'acqua di mare, si trasformano in pietra, si pensa che questi cristalli si siano originati proprio dallo scioglimento della cenere vulcanica, precedentemente usata per erigere le strutture, scioglimento causato dall'acqua marina.

Marie Jackson/Utah University

Marie Jackson/Utah University

Per il momento il materiale più usato per costruire strutture portuali, o comunque che debbano rimanere a contatto con l'acqua marina, è il cemento Portland, prodotto emettendo grosse quantità di anidride carbonica.

Qual è il prossimo passo? Gli studiosi stanno cercando di ricavare la formula esatta per ricreare il calcestruzzo romano perché, come sosteneva anche Plinio il Vecchio, quel calcestruzzo è davvero "inespugnabile alle onde marine e ogni giorno più resistente del giorno precedente".

Advertisement