12 foto che ti dimostreranno che non hai idea di dove provenga il cibo che mangi

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di Claudia Melucci

29 Novembre 2017

12 foto che ti dimostreranno che non hai idea di dove provenga il cibo che mangi
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Sembra assurdo, ma se si chiede oggi ad un bambino da dove proviene il latte, probabilmente la risposta sarà "supermercato": questo fatto riflette una realtà ormai consolidata, ovvero il distacco dell'uomo dalla 'terra', il luogo da cui più o meno tutti i cibi provengono. A testimoniarlo è anche il fatto che non sappiamo la forma originale di molti frutti che capitano spesso sulla nostra tavola, ma conosciamo soltanto quella che appare alla fine della catena di trasformazione del prodotto: ecco qualche esempio. 

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Semi di sesamo

Semi di sesamo

Anna Frodesiak/Wikimedia

Il sesamo è una pianta erbacea molto antica, originaria dell'India e dell'Africa: la pianta non supera i 50 cm di altezza e i semi si trovano all'interno di frutti dalla forma allungata. 

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Pistacchi

Pistacchi

pixabay.com

Il pistacchio veniva già coltivato nell'area del Medio Oriente in età preistorica: si tratta di un albero che si sviluppa in altezza, capace di raggiungere anche i 12 metri. È anche una pianta molto longeva che vive fino a 300 anni, anche se l'accrescimento è molto lento. I frutti sono delle drupe con un guscio duro, all'interno delle quali si trova il seme, chiamato comunemente 'pistacchio'. 

Vaniglia

Vaniglia

pixabay.com

La vaniglia è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidee: produce frutti a baccelli che contengono la spezia nota come 'vaniglia'. I primi a coltivarla sono stati gli Aztechi. 

Kiwi

Kiwi

A.j.morris/Wikimedia

La pianta del kiwi è originaria della Cina, in cui cresce ancora in modo spontaneo nelle valli del Fiume Azzurro. La pianta è una liana rampicante che in natura sfrutta il supporto di altri alberi, mentre se coltivata viene sostenuta da tiranti e pali. La pianta del kiwi è dioica, ovvero si distinguono piante di sesso maschile e femminile. 

Arachidi

Arachidi

H. Zell/Wikimedia

Gli arachidi sono i frutti dell'arachide, una pianta erbacea originaria del Sud America. Produce fiori dal tipico colore giallo, mentre i frutti si fanno strada al di sotto del suolo per maturare e possono contenere ognuno da uno a quattro semi. L'arachide non esiste in natura, si pensa che sia stata ricavata da un'ibridazione. 

Immagine: Pollinator/Wikimedia

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Cavolini di Bruxelles

Cavolini di Bruxelles

pixabay.com

I cavoli di Bruxelles non sono altro che germogli ascellari di una varietà di Brassica oleracea. La pianta necessita di climi freddi per crescere, quelli tipici del nord Europa.

Mandorle

Mandorle

maxpixel.freegreatpicture.com

Il mandorlo è un albero da frutto che presenta i tipici fiori bianchi e rosa: la mandorla è il seme contenuto nella drupa dell'albero, ovvero il frutto. 

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Cannella

Cannella

yashima/Flickr

Il nome della pianta da cui si ricava la cannella è Cinnamono, una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauracee. È originaria dello Sri Lanka in cui è molto utilizzata come spezia. A differenza delle altre spezie, che derivano dal seme o dal frutto della pianta, la cannella viene prodotta a partire dalla corteccia del fusto o da piccoli ramoscelli. 

Zafferano

Zafferano

pixabay.com/

La spezia comunemente conosciuta come zafferano si ricava dagli stimmi dei fiori dell'omonima pianta. Si coltiva in Asia minore e in alcuni bacini del Mediterraneo. Oggi si usa in gastronomia come spezia e come colorante. Il fiore dello zafferano è caratterizzato da un colore viola intenso e dalla presenza di 6 petali. 

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Anacardi

Anacardi

Abhishek Jacob/Wikimedia

L'anacardio è una pianta arborea con un fusto tipicamente tortuoso: si coltiva per la sua noce, l'anacardio, e per i suoi falsi frutti. Sulla pianta, nel periodo della produzione dei frutti, si notano infatti due tipi di frutti uniti intimamente. Uno ha la forma di una pera, è di maggiori dimensioni rispetto al secondo, ed ha un colore giallo. Questo frutto è conosciuto come mela di acagiù: si tratta in realtà di un falso frutto contenente una polpa zuccherina molto apprezzata nei paesi esotici. 

Il vero frutto, la noce di acagiù, cresce invece all'apice del falso frutto ed ha la forma di un rene. 

Caffè

Caffè

pixabay.com

Esistono più di 90 varietà di pianta del caffè, ma sono solo tre quelle più ampiamente coltivate ed utilizzate per la produzione di caffè: la Coffea arabica, la Coffea canephora e la Coffea liberica. Dalla fioritura si generano le bacche del caffè, i cui semi si usano per produrre la bevanda. Il colore delle bacche va dal verde al rosso, colore che indica la completa maturazione. 

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Cacao

Cacao

EOL Images/Flickr

Il cacao è una pianta originaria dell'America meridionale: è dotata di foglie verdi, fiori bianchi, verdi o rosei che crescono direttamente sul tronco o cui rami e di frutti assomiglianti a dei cedri allungati. Il colore dei frutti varia dal giallo al rosso durante il processo di maturazione. I semi del cacao sono immersi in una sostanza ricca di zuccheri, gelatinosa e trasparente. 

I semi contengono, tra le altre sostanze, degli alcaloidi dall'effetto euforizzante (la teobromina) ed eccitante (caffeina) che, se ingeriti in grandi quantità, possono provocare dipendenza. 

Immagine:  Luisovalles/Wikimedia

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